La Vedova Nera rimase orfana in tenera età, quando la sua casa venne distrutta dalle forze tedesche che attaccarono Stalingrado. Venne così presa sotto l’ala protettrice di Taras Romanov, un maestro dello spionaggio che sosteneva essere in realtà suo padre. Sotto la sua guida venne sottoposta ad un addestramento molto intenso e fra i suoi maestri figurò anche Logan, il mitico Wolverine.
Per concludere il suo addestramento avrebbe dovuto uccidere proprio il
mutante, che però, a sua volta, si trovava lì in missione segreta con
l’obbiettivo di uccidere Taras. Ovviamente, Wolverine non ebbe grossi problemi ad ucciderlo, lasciando Natasha libera e augurandole una vita tranquilla.
Dopo la II guerra mondiale, la Romanoff venne reclutata nel programma sovietico “Vedova Nera“
che prelevava con la forza le ragazze orfane, tramutandole in spie. In
questo programma subì gli allenamenti più assurdi ed intesivi e, grazie
anche al siero del supersoldato, ottenne una fisiologia che raggiungeva
livelli sovraumani. Seguì dei corsi di danza classica con Oksana
Bolishinko, evento che il programmatore del progetto “Black Widow” non
si lasciò sfuggire, impiantandole falsi ricordi sulla frequentazione del
Belshivoi Art Institute a Mosca, al fine di incrementare l’amore che provava verso la sua patria. Per quanto strano a credere, la bella Natalia sposò un eroe sovietico, tale Alexi Shostakov, la cui morte inscenata ad hoc permise a lui di divenire il Guardiano Rosso e diede a lei
motivazioni sufficienti per intraprendere la via della spia.
Il suo addestramento si concluse infine nella Stanza Rossa, dove le sue capacità aumentarono ancor di più. Per chi non lo sapesse, la Red Room erano le sale dove avevano luogo gli addestramenti per trasformarle in spietate assassine. All’interno, oltre che a lavaggi del cervello, allenamenti fisici-gimnici-marziali e indottrinamenti spionistici, le giovani venivano sottoposte al trattamento Kudrin,siero sviluppato dalla genetista Lyudmila Antonovna Kudrin. Oltre a Natalia, venne addestrata
nella Red Room anche la quindicenne Yelena Belova che divenne la seconda
vedova nera, nonché acerrima nemica e nemesi della prima.
Dopo essere divenuta a tutti gli effetti la Black Widow, venne inviata con Boris Turgenov, poi Dinamo Cremisi, ad uccidere Tony Stark e lo scienziato disertore Anton Vanko,
il creatore e primo utilizzatore di Dinamo Cremisi, la risposta
sovietica ad Iron Man. Vanko morì sacrificandosi per salvare Tony, ma
uccidendo al contempo Turgenov. Natasha, però, riuscì a sopravvivere ed
essendo ormai saltata la sua copertura utilizzò le sue capacità seduttive per sedurre Occhio di Falco, convincendolo così ad attaccare Iron Man. Hawkeye
aveva però una visione del mondo così bella ed idealista che le fece
scattare qualcosa nella mente, portandola a dubitare del programma
sovietico. A quel punto, però, venne sottoposta ad un ennesimo lavaggio
del cervello per indurla a combattere contro gli Avengers
e contro lo stesso Hawkeye. Dopo la sua sconfitta, Natasha fu
finalmente libera dal programma “Black Widow” e decise così di
schierarsi con i Vendicatori.