domenica 12 maggio 2019

Il mitico Thor Il Dio del Tuono

Thor, il cui nome per intero è Thor Odinson, è un personaggio dei fumetti creato da Stan Lee, Larry Lieber (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in Journey into Mystery (Vol. 1) n. 83 (agosto 1962).
Ispirato all’omonima divinità della mitologia norrena, Thor, noto come il “Dio del Tuono” (God of Thunder) o “Il Tonante” (The Thunderer), è l’erede al trono di Asgard, figlio del “Padre degli Dei” Odino e della “Antica Dea della Terra” Gea. Grazie ai poteri derivatigli dal suo doppio retaggio e dal martello incantato Mjolnir, Thor è uno dei più forti e più importanti protettori di entrambi i mondi, un supereroe membro fondatore dei Vendicatori ed uno degli esseri più potenti dell’Universo Marvel.
Nella classifica stilata nel 2011 da IGN, si è posizionato al 14º posto come più grande eroe della storia dei fumetti, dopo Jean Greye prima di Sogno.
 Nonostante il nome “Thor” fosse stato utilizzato per un personaggio Timely Comics comparso sulle pagine di Venus (Vol. 1) n. 12-13 (febbraio-aprile 1951), il debutto ufficiale del supereroe Marvel Comics è avvenuto nell’antologia fantasy-fantascientifica Journey into Mystery (Vol. 1) n. 83, datato agosto 1962. In merito all’ideazione del personaggio, pochi mesi successiva a quella di Hulk, Stan Lee da dichiarato di essersi chiesto: «Come fai a rendere qualcuno più forte della persona più forte? Alla fine l’ho capito: non renderlo umano – rendilo un dio. Ho deciso che i lettori erano già abbastanza familiari con gli dei greci e romani.
 Poteva essere divertente approfondire le vecchie leggende norrene… inoltre, ho immaginato che le divinità nordiche somigliassero ai vichinghi del passato, con le barbe fluenti, gli elmi con le corna e le clave da battaglia. Journey into Mystery aveva bisogno di una boccata di ossigeno, così ho scelto Thor… a intitolare la testata. Dopo aver scritto una base per la storia e i personaggi che avevo in mente, ho chiesto a mio fratello, Larry, di scrivere la trama perché io non ne avevo il tempo… e fu naturale per me assegnare le matite a Jack Kirby[».
Il linguaggio di Thor e degli altri asgardiani comprimari delle sue avventure è volutamente arcaico e solenne, infarcito di termini enfatici che rendono i loro lunghi ed elaborati dialoghi simili ad un poema nordico o alle atmosfere wagneriane;
 Dopo il suo esordio, le avventure di Thor hanno continuato a essere pubblicate su Journey into Mystery in storie da circa 13 pagine l’una che hanno visto alternarsi i testi di Stan Lee, Larry Lieber e Robert Bernstein e i disegni di Jack Kirby, Joe Sinnott, Don Heck e Al Hartley fino a quando, raggiunto il numero 125 (febbraio 1966) la serie, pur non cambiando numerazione, è stata ribattezzata proprio Thor. Inizialmente le storie del personaggio si accompagnavano alla serie di racconti brevi Tales of Asgard, iniziata sul numero 97 (ottobre 1963), poi divenuta The Mighty Thor dal numero 104 (maggio 1964) e infine sostituita da una miniserie sugli Inumani nei numeri da 146 a 152 (novembre 1967-maggio 1968) per poi scomparire allungando la serie principale da 13 a 20 pagine. Contemporaneamente Thor diviene comprimario di The Avengers fin dalla prima pubblicazione (settembre 1963), mentre la sua testata inizia, dal numero 101 fino al 179 (febbraio 1964-agosto 1970), un lungo ciclo ad opera di Lee e Kirby in merito del quale il critico di fumetti Les Daniels ha dichiarato: «le avventure di Thor sono state gradualmente trasformate da storie su uno strano supereroe in una saga spettacolare», mentre il fumettista Chic Stone ha affermato che: «Kirby poteva semplicemente condurti attraverso tutti questi mondi diversi. I lettori lo avrebbero seguito ovunque».
 Dopo di Kirby, Neal Adams ha illustrato i numeri 180 e 181 (settembre-ottobre 1970) venendo in seguito sostituito da John Buscema, che ne diviene l’artista principale fino al numero 278 (dicembre 1978) accompagnato dai testi di Gerry Conway, Len Weine Roy Thomas, che ne diviene poi lo sceneggiatore principale integrando numerosi aspetti dei miti nordici e dando spesso vita a vere e proprie trasposizioni a fumetti delle leggende norrene.














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